Ufo Diapolon

Errori episodi 1-13

Errori episodi 14-26

Titoli episodi e commento

UFO DIAPOLON

(Ufo senshi Diapolon) [Eiken 1976]

1. Attacco dall'impero dei Dazaan

2. Un invasore dal pianeta Buio

3. L'amore tra padre e figlia

4. Sasolinger contro l'armata UFO

5. La sfida dei Dazaan

6. L'attacco di Gyldaloss

7. L'invincibile Gangaroo

8. Ufo Diapolon e l'energia chiave

9. La costellazione dei Dazaan

10. Il principio della fusione

11. Il segreto della distruzione di Apolon

12. Mia madre viene dal pianeta Apolon

13. Nessuna via d'uscita

14. Attacco in formazione!

15. Operazione distruzione T...

16. Assassini dallo spazio

17. L'uomo dallo strano pianeta

18. 3 secondi all'esecuzione

19. UFO 22: sabotaggio

20. Ecco la nuova Apolon!

21. Un'eclisse da 13 minuti!

22. Via! per la rotta più breve

23. Attacco al vulcano Gildera

24. L'esplorazione di Gyldera

25. Partenza per Dazaan

26. La regina dello spazio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA SERIE:

Trama:

Takeshi vive assieme ad altri ragazzi in una casa per orfani chiamata “casa del cielo blu”, dove fa parte di una squadra di football americano. Il giorno del suo sedicesimo compleanno, la direttrice dell’istituto decide di svelargli che il ragazzo non è un orfano come tutti gli altri, ma fu abbandonato quando era ancora in fasce.

Il ragazzo, il giorno seguente, dopo aver litigato con gli amici si mette a correre nel campo sotto un forte temporale. Improvvisamente dal cielo arriva una luce accecante, da cui scende una enorme spada luminosa che colpisce il giovane nel petto, facendolo svenire. Gli amici Goro, Matsuo e Miki, accorrono e vengono colpiti anch’essi da un fascio di luce, perdendo conoscenza. I ragazzi si risvegliano dopo diverso tempo, all’interno di una base scientifica.

Un uomo misterioso, di nome Labi dice a Takeshi di essere venuto sulla Terra per riportarlo a casa. Takeshi, infatti proviene dal pianeta Apolon, che dista circa trecento milioni di anni luce dalla Terra. Il re di questo pianeta, il padre di Takeshi, è stato assassinato dai Dazaan, un popolo invasore. Re Apolon, per salvare la popolazione, aveva costruito il “generatore della super energia” e il “dispositivo di assorbimento” suddiviso, a sua volta, in due parti: il “cuore di energia” e ”l’energia chiave”. Purtroppo i Dazaan lo vennero a sapere ed attaccarono il pianeta rubando il cuore di energia, mentre l’energia chiave fu messa in salvo. Ora questa si trova all’interno del petto di Takeshi, sotto un tatuaggio a forma di corona solare, indicante che il giovane è il Dai Apolon. L’energia chiave genera anche un’ulteriore potentissima energia, utilizzando i raggi solari.

Labi affida a Takeshi e ai suoi amici (ai quali si unirà dal secondo episodio anche Hideki, il quinto componente del gruppo), delle navicelle spaziali e tre grossi robot costruiti appositamente per sconfiggere i Dazaan: Hedda, Trangu e Legga. Dall’unione dei tre robot nascerà Diapolon. Al suo interno il corpo di Takeshi  subirà una trasformazione diventando delle stesse dimensioni del robot, rivestendosi con esso al pari di una corazza.

Alla fine della vicenda Takeshi, dopo aver trovato la madre e averla salvata dai Dazaan, riuscirà a sconfiggere i nemici e far rifiorire il suo pianeta d’origine.

 

Ricordi che ci hanno spinto a rivederlo:

-Il design particolare del robot inneggiante al football americano (con il gesto di calzarsi l’elmetto prima di iniziare una battaglia)

-La bella sigla iniziale che, già dal testo, promette bene (e svela parte della trama)

-Ci ricordavamo che i nemici erano piuttosto abili, ma non ricordavamo lo svolgersi della vicenda e il finale

 

Regge le aspettative?

La storia, pur utilizzando un cliché caro alle serie giapponesi (ovvero l’orfanotrofio e il principe del pianeta lontano lontano…) diventa via via sempre più interessante ed avvincente.

L’animazione a volte lascia un po’ a desiderare. Il pezzo più evidente e ripetuto è l’entrata di Takeshi nell’astronave… non ci entrerebbe mai nemmeno se lo volesse, è troppo grande! Oltretutto il ragazzo ‘cicca’ clamorosamente il salto tutte le volte… lo porterebbe a seguire lo stesso destino della moto di Jeeg (ovvero morte certa spiaccicato in fondo a un crepaccio)! Le BGM, sono adatte alla serie robotica, con il solito strumentale della sigla che enfatizza le vittorie del Diapolon.

Curioso ed interessante al tempo stesso, il continuo riferimento al football americano. Takeshi e tutti i ragazzi del reparto UFO giocano a football, hanno come divise da pilota una tuta da football con relativo casco e, il mecha design dello stesso Diapolon, è modellato con le protezioni caratteristiche dei giocatori di questo sport.

Per non parlare poi delle armi; l’arma finale di Diapolon, altri non è che un pallone ovale dotato di due punte alle estremità, che il robot serba all’interno delle sue spalle!!!

Per chiamare le rispettive astronavi, i nostri amici devono essere sempre necessariamente in 3 (malgrado i protagonisti siano 5!). Infatti, devono esibirsi ogni volta con movenze da cheerleaders, sbracciandosi in un balletto degno di YMCA, imitando le lettere U. F. e O.

Raramente si capisce se i nomi dei robot chiamati da Takeshi sono sempre gli stessi… Il giovane infatti li storpia spesso, cambiando ad esempio Trangu in Trungu (pronunciato proprio così). I tre nomi dei robot (Hedda, Trangu e Legga appunto), non sono altro che la traslitterazione giapponese dei vocaboli inglesi Head, Trunk e Leg, ovvero le parti che compongono poi il Diapolon.

Solitamente, nei cartoni giapponesi, la squadra è tale e compatta nell’aiutarsi vicendevolmente. In Diapolon NO! Più di una volta, quando un compagno è in difficoltà, gli altri resteranno a guardarlo mentre va incontro al suo destino. In alcune puntate addirittura faranno la ‘conta’ per decidere chi sacrificare (e non sempre il sacrificato sarà d’accordo con la decisione del gruppo). In una puntata addirittura Hideki inciterà Goro a sacrificarsi in una missione pericolosissima: “Goro, DEVI FARLO!!”. Nuova ottica del gioco di squadra viene denominata: ‘legge di Diapolon’.

Fatto curioso: Pur avendo a disposizione ben tre robot, i nostri amici preferiranno sempre formare il Diapolon evitando di pilotare i robot dall’interno (cosa che faranno solo in un episodio). Comunque è sempre in linea con lo spirito di squadra citato poc'anzi, infatti, così facendo, non saranno in tre a rischiare la pelle lottando nei robot, ma solo il povero Takeshi dentro il Diapolon.

Il finale è avvincente, con un susseguirsi di colpi di scena a non finire: la madre di Takeshi ancora viva (e inspiegabilmente giovane… sarà perché aliena?), il generale nemico Gyranic che tradisce…

Zoldover